Vendemmia 2021 in Borgogna: ritorno alle date classiche

Vigneron impegnati da metà settembre. Si inizia dalle uve del Crémant de Bourgogne. Chardonnay in ritardo

Vendemmia 2021 in Borgogna ritorno alle date classiche

La vendemmia 2021 in Borgogna segna il ritorno alle date classiche di raccolta nella zona. Intorno alla metà di settembre, i vigneron hanno tagliato i primi grappoli utili alla produzione del Crémant de Bourgogne. Pinot Noir, Gamay e César sono i più avanzati nella maturazione, in particolare il Pinot Nero. Lo Chardonnay risulta invece leggermente in ritardo, a causa dello stress causato da gelate e grandine.

Quella del 2021 è infatti una vendemmia segnata in maniera pesante dagli eventi climatici, in Borgogna. I volumi dei raccolti, secondo le prime stime, saranno «sicuramente bassi, o addirittura molto bassi a seconda delle zone più o meno colpite da gelo e grandinate».

Più in generale, i raccolti sono iniziati in maniera uniforme sul territorio della denominazione tra il 18 e il 20 di settembre. La fioritura è avvenuta in un clima caldo e secco, fornendo le condizioni ideali per l’impollinazione e la futura formazione del grappolo.

Le alte temperature di inizio giugno hanno provocato una crescita molto rapida della vegetazione. La vendemmia 2021 in Borgogna ha così recuperato parte del ritardo accumulato tra aprile e maggio.

PIOGGE ABBONDANTI, POI SOLE E VENTO

Il primo semestre dell’anno è stato caratterizzato da temperature e precipitazioni in linea con i valori stagionali. Fa eccezione la Yonne, tra Aube e Côte-d’Or, con un aumento delle precipitazioni del 18%, pur senza conseguenze di rilievo.

Dalla fine di giugno all’inizio di agosto, i viticoltori della Borgogna hanno fatto i conti con il cambiamento delle condizioni meteorologiche. Le abbondanti piogge hanno provocato una crescita improvvisa delle viti, che ha costretto a intervenire sulle parti verdi delle piante per contrastare le malattie.

Una condizione che si è protratta fino a metà agosto, quando il cielo è tornato a regalare un clima asciutto prolungato. La fase di metà invaiatura, ovvero quando gli acini cambiano colore, si è raggiunta mediamente in questo periodo. Il clima secco e il vento da nord hanno consentito alle uve della Borgogna di maturare a un buon ritmo, allontanando umidità e attacchi fungini.

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria